Permacultura Vegana

Inquinamento, cambiamento climatico, sfruttamento delle risorse naturali…

Lo stato di salute della Terra è critico, ma fortunatamente il male non è ancora allo stadio terminale!

Possiamo essere parte attiva del cambiamento, fornendo la cura efficace per sanare i tanti mali che affliggono il Nostro Pianeta. Una “medicina” intelligente e senza alcuna controindicazione è la Permacultura Vegana.

Il concetto di Permacultura (Agricoltura Permanente) fu coniato nel 1911 da Franklin Hiram King (nel suo libro Farmers of Forty Centuries: Or Permanent Agriculture in China, Korea and Japan), definendolo come un sistema agricolo che si può sostenere per un tempo illimitato.

A partire dal 1974 in Australia Bill Mollison e David Holmgren cominciarono a sviluppare un quadro di riferimento per un sistema agricolo sostenibile, incentrandolo su una policoltura a base di specie arboree perenni, arbusti, specie erbacee, funghi e sistemi radicali.

Oltre a questo il metodo si poneva come obiettivo il progettare insediamenti umani in modo da ridurre il lavoro necessario per mantenerli, la produzione di scarti e l’inquinamento e contemporaneamente preservare o incrementare naturalmente la fertilità dei terreni e la biodiversità del sistema. Il procedimento si è diffuso in tutto il mondo a partire dagli anni ottanta.

Le linee guida sono:

  • Cura della terra (non danneggiare o ripristinare gli equilibri ambientali)
  • Cura degli esseri umani (soddisfare i bisogni fondamentali)
  • Condivisione delle risorse in eccesso (limitando il consumo ai bisogni fondamentali).

Nell’ottica vegana si aggiunge il principio etico della Cura degli animali (lavorare insieme a loro senza sfruttarli in alcun modo, ma in naturale sinergia).

I 12 principi che regolano la Permacultura sono:

  1. Osserva e interagisci col paesaggio
  • Raccogli e conserva l’energia
  • Assicurati un raccolto
  • Applica l’autoregolazione e accetta il feedback offerto dalla natura
  • Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili
  • Non produrre rifiuti (tutto è riciclabile)
  • Progetta dal modello al dettaglio (ispirandoti alla natura)
  • Integra invece di separare (tutti gli elementi devono sostenersi a vicenda)
  • Piccolo e lento è bello (per la sostenibilità)
  1.  Usa e valorizza la diversità
  1.  Usa e valorizza il margine
  1.  Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo

La Permacultura, sin dalla fase della progettazione, tiene conto delle caratteristiche specifiche del territorio (risorse, clima, eventuali calamità) adattandone il progetto nel pieno rispetto delle sue peculiarità.

Senza l’uso di diserbanti, annaffiature, fertilizzanti, pesticidi e arature è possibile ottenere erbe perenni commestibili, frutti, semi oleosi, erbe medicinali, ortaggi. Tutto il processo dalla semina alla messa a dimora delle piante ha il fine di creare un giardino altamente produttivo che richiede pochissima manutenzione.

La sopravvivenza umana è strettamente legata ad un tipo di agricoltura in grado di durare nel tempo, con un impatto ambientale quasi prossimo allo zero: dall’orto domestico ai centri urbani si può ricreare quell’equilibrio perfetto tra uomo e natura indispensabile alla vita stessa.

La Permacultura Vegana può fornirci il potere di cambiare il mondo!

Il segreto è non dipendere da nessuno e le armi invincibili che la Permacultura Vegana ci fornisce sono:

  • autosufficienza alimentare (senza l’uso di pesticidi, concimi chimici e fertilizzanti si riduce l’inquinamento e la stessa produzione di rifiuti)
  • indipendenza energetica (avvalendosi di risorse rinnovabili si riducono i consumi a livello planetario colpendo le multinazionali del petrolio e le fabbriche di guerra in Medio Oriente)
  • bioedilizia (l’utilizzo di materiali già presenti in natura riduce l’impatto ambientale e consente la realizzazione di ambienti più sani e salubri).

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